Per questo molti promessi sposi ricorrono ai prestiti per potersi permettere delle nozze decenti, un impegno gravoso che spesso si aggiunge al costo del mutuo per l’acquisto del tanto agognato nido d’amore.
Elisa e Walt – amorosi nella foto! – sono una giovane coppia con poca disponibilità economica. Hanno appena comprato casa, lei ha una bimba di 7 anni. Tanta la voglia di convolare a giuste nozze, ma come fare?
Prendendo spunto da un’idea che, partita da Canada e Stati Uniti, è da poco arrivata anche in Europa grazie ad una coppia francese, due ragazzi milanesi hanno deciso di sposarsi con lo sponsor!
Il 28 dicembre Elisa ha aperto il blog Mi sposo con lo sponsor e ha iniziato la campagna promozionale che ha attirato l’attenzione di media come Corriere, Gente, Metro e TG2, e a ricevere parecchie proposte di sponsorizzazione.
Il giorno delle nozze è ormai alle porte e Elisa è prossima all’esaurimento nervoso:
“Non ce la faccio piùùùùùùùùùùùùùùùù… sono completamente assorbita dai preparativi. Non ho neanche il tempo per una birra.”
Nonostante tutto ha accettato di farsi intervistare da Pubblico Delirio. Vediamo un po’ che mi racconta.
Il 18 giugno si sta avvicinando e l’organizzazione del matrimonio “low cost” sta volgendo al termine. Grazie ai vostri sponsor avete tutto ciò che vi serve?
“Sì e anche molto di più perchè in principio pensavamo di rinunciare a moltissime cose perchè non potevamo permettercele!”
Per molti sposarsi è diventato ormai un lusso. La vostra storia potrebbe aiutare altre coppie a coronare il loro sogno. Quanto avreste speso e quanto spenderete realmente grazie alla vostra idea
“In media un matrimonio come il nostro costerebbe tra i 15 e i 20 mila euro… noi risparmieremo più del 70%!”
Dopo quanto tempo hanno iniziato ad arrivare i primi sponsor? Vi hanno cercato tutti loro o (almeno i primi) avete dovuto contattarli?
“Inizialmente abbiamo contattato noi con tenacia i vari sponsor; le risposte sono arrivate magari non copiose ma abbiamo notato comunque che molti commercianti erano interessati a questa novità. Siamo partiti da vecchie conoscenze e abbiamo via via allargato il cerchio. In un secondo momento siamo stati contattati dalle aziende grazie alla visibilità ottenuta attraverso i media e i social network.”
Avete rifiutato alcune offerte?
“Si perchè abbiamo ricevuto più proposte per lo stesso servizio, di conseguenza ci siamo ritrovati a scegliere un’azienda piuttosto che un’altra.”
Come si fa ad evitare fregature?
“In teoria per evitare fregature bisognerebbe mettere tutto per iscritto ma noi abbiamo deciso di non farlo perché ci fidiamo dei noi nostri sponsor e stiamo creando con ognuno di loro una bella sinergia.”
Ho letto che prima di iniziare non sapevi nulla di internet e di comunicazione. In realtà vedo che ti muovi molto bene nel web; io per esempio vi ho conosciuti dopo che avete iniziato a seguirmi su Twitter. Sei sicura di essere totalmente a digiuno? Ti ha aiutato qualcuno almeno nel primo periodo?
“Non mi ha aiutato nessuno e diciamo che questa cosa ha avuto riflesso nella mia vita quotidiana! La gestione del blog e la sua diffusione mi hanno completamente assorbita e ho lavorato duramente per farmi una cultura in materia avvalendomi di guide che ho reperito in vari forum e siti.”
Il matrimonio è un momento che i vostri genitori staranno aspettando da anni, e che di certo non avrebbero mai immaginato assumesse una dimensione così “commerciale” e di marketing. Che cosa ne dicono di questa vostra scelta?
“E’ una nostra scelta appunto. Come quella di volersi sposare e di non chiedere loro la benchè minima collaborazione in termini economici, di conseguenza non possono che accettarla!”
Daniela e Rubens, che sono stati ospiti a La vita in diretta, e Aurora e Terence hanno avviato con successo la loro ricerca di sponsor. Sono nati persino blog come E vissero felici e contenti che fanno da tramite tra domanda e offerta nell’ambito della sponsorizzazione. Che consigli daresti ad altre coppie che vogliono replicare la vostra iniziativa?
“Bisogna avere molta pazienza e dedizione ma i risultati che si possono ottenere sono più che soddisfacenti….!”
Pensate di invitarmi al vostro matrimonio? Se si sappiate che non ho nulla da mettermi. Avete previsto sponsor anche per invitati poco abbienti come me? 🙂
“Vedremo! A questo non abbiamo pensato perché il nostro matrimonio sarà molto semplice: niente carrozze con cavalli o quartetti d’archi… ognuno può vestirsi come vuole!! L’importante è ciò che festeggeremo e non il come. Preferirei però che magari il vestito di Superman lo lasciassi a casa!”
Peccato, il vestito da Superman era già pronto, ma mi pare di capire che non sia ben accetto! Complimenti a Elisa e Walt e un grosso augurio per la loro vita insieme.
Se volete saperne di più leggete anche le interviste di Giovanna Gallo e Paolo Ratto