Grazie a Vincenzo Cosenza e a Buzzoole ho avuto il piacere di presentare il mio libro Social CEO ad una platea di appassionati di digital, interessati ad approfondire come il manager possa utilizzare i social media per rafforzare la reputazione personale e aziendale. Insieme a me Renato Sciarrillo, amico e collega durante la mia carriera in P&G e attualmente Government Relations & GDPR Leader di P&G Italia.
DA CELEBRITY A OPINION LEADER: IL SOCIAL CEO COME INFLUENCER DIGITALE
Un Social CEO non è come si potrebbe pensare un CEO molto attivo e seguito sui social media ma un top manager in grado di guadagnarsi ogni giorno nelle comunità in cui opera lo status di Social Leader, grazie alla costante capacità di rispondere alle aspettative sempre maggiori degli stakeholder mettendo al primo posto il benessere presente e futuro delle persone e dell’ambiente.
Poi certo, l’esposizione sul digitale rappresenta per il Social Leader una grande opportunità per raggiungere in maniera costante i pubblici di riferimento esterni ma anche interni, come i dipendenti, e testimoniare il purpose aziendale, ovvero quell’impegno che onora ogni giorno con le proprie azioni e le proprie parole.
Il manager è per le proprie comunità un importante punto di riferimento per capire il mondo attuale e dove sta andando il mondo futuro. Sia nell’approccio che nella sostanza sta diventando sempre meno celebrity e sempre più opinion leader, influenzando opinioni e comportamenti. Proprio per questo diventa uno snodo nevralgico della rete anche per una realtà come Buzzoole che si occupa di Influencer Marketing.
RENATO SCIARRILLO: 5 CONSIGLI PER CHI SI OCCUPA DI EXECUTIVE COMMUNICATION
Per un manager, poter contare su un team di comunicazione professionale è essenziale per poter far fronte alle tante sfide insite nel suo ruolo. Una figura dedicata, focalizzata ed esperta come lo spin doctor aziendale permette di fare un salto di qualità, di cogliere le opportunità enormi che derivano anche dall’essere presenti sui social media e di minimizzare i rischi. Uno scenario questo che è in continua evoluzione e che quindi richiede un approfondimento e aggiornamento continuo.
Vorrei riportare in particolare 5 spunti che Renato Sciarrillo ha offerto durante il webinar e nella lunga intervista nel libro, a partire dalla sua lunga esperienza in P&G fianco a fianco con diversi amministratori delegati e figure manageriali apicali.
1. A prescindere dalla piattaforma su cui si intende comunicare, è importante riflettere bene sugli obiettivi e il messaggio che si intende perseguire. E’ opportuno attribuire una declinazione diversa ai messaggi rispetto ai pubblici strategici di riferimento e per poi scegliere il mezzo, la modalità e il tono appropriato.
2. La difficoltà maggiore di un manager abituato a pensare più agli obiettivi di business, è quella di riuscire a comunicare in modo efficace con molti stakeholder diversi: è necessario capire i meccanismi, i linguaggi e le modalità di interlocuzione dei pubblici istituzionali, ma anche dei media e delle comunità locali.
3. I social media enfatizzano le attitudini e i talenti individuali. Tra questi, è particolarmente premiata la capacità di comunicare in modo immediato e diretto. Se, però, non è accompagnata da un’attenta analisi strategica, rischia di non portare ai risultati sperati.
4. Il carisma del leader non deve prevalere sulla comunicazione dell’azienda. La comunicazione del leader deve essere funzionale a costruire l’immagine e la reputazione aziendale. Non stiamo parlando di Personal Branding ma di Brand Advocacy, del farsi portavoce del credo aziendale.
5. I brand, le aziende, e i CEO sono chiamati a prendere una posizione in linea con il proprio purpose ma non necessariamente ad avere un approccio universalistico e inclusivo. Bisogna considerare con attenzione le tematiche, chiedendosi se fanno parte del proprio territorio di comunicazione o meno, se c’è legittimazione condivisa da parte degli interlocutori nell’esprimere la propria posizione in quell’ambito o meno. Debordare da questi limiti vuol dire esporsi a un rischio.
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